Aumenta la stretta repressiva dell’esercito birmano dopo il colpo di stato che l’1 febbraio ha spodestato la premier Aung San Suu Kyi, per far fronte alle proteste popolari è stato imposto il coprifuoco in ampie zone di Mandalay, la seconda città del Paese. Tra le ore 20 e le ore 4 agli abitanti sarà vietato protestare o riunirsi in gruppi di più di cinque persone. Nel frattempo Unione Europea e Gran Bretagna hanno richiesto all’Onu di convocare una riunione d’urgenza per valutare “le implicazioni per i diritti umani della crisi”.
Migranti: 15 morti in nuovo naufragio in Libia
Un altro naufragio ha coinvolto una barca carica di migranti al largo della Libia, provocando 15 morti. A renderlo noto è stata l'Oim (Organizzazione internazionale delle migrazioni) che ha reso noto che sono 85 i sopravvissuti ora in cura, alcuni con con ustioni e...